In questo post presento gli ultimi dieci modelli della collezione dedicata alle auto del campionato mondiale rally.
Il modello numero 51 è l'Audi Quattro portata alla vittoria da Stig Blomqvist nel rally di Svezia del 1984. Quell'anno il pilota svedese conquistò anche l'unico titolo mondiale della sua carriera e l'Audi vinse il titolo costruttori.
Il modello numero 52 è la Peugeot 504 V6 coupé vincitrice del Kenya safari rally del 1978 con Jean-Pierre Nicolas, una vettura specializzata nei massacranti raid africani.
Il modello numero 53 è la Bmw M3 vincitrice del tour de Corse del 1987 con Bernard Beguin. E' stato l'unico risultato del pilota e dell'auto in quel campionato.
Il modello numero 54 è la Ford Escort WRC vincitrice del rally d'Indonesia del 1997 con il campione spagnolo Carlos Sainz.
Il modello numero 55 è la Ford Sierra RS Cosworth vincitrice del tour de Corse del 1988 con Didier Auriol.
Il modello numero 56 è la Lancia Delta Integrale 16V vittoriosa con Juka Kankkunen al Kenya safari rally del 1991. Kankkunen e la Lancia vinserò i due mondiali di quell'anno.
Il modello numero 57 è la Porsche 911 vincitrice del rally di Montecarlo del 1970 con Bjorn Waldegard. Grazie alle tre vittorie stagionali di Waldegard, la Porsche vinse la coppa costruttori davanti all'Alpine Renault.
Il modello numero 58 è la Mercedes 450 SLC che vinse il Bandama rally della Costa d'Avorio del 1979 con Hannu Mikkola, con tre Mercedes 450 SLC sui tre gradini del podio.
Quell'anno Mikkola e Waldegard corsero il campionato con la Ford tranne le gare africane nelle quali usarono la grossa berlina della Mercedes. Alla fine dell'anno il campionato costruttori venne vinto dalla Ford e quello Piloti da Waldegard.
Il modello numero 59 è la Peugeot 206 WRC classificata al secondo posto del rally di Finlandia del 2002 con Richard Burns.
Il modello numero 60 è la Ford Focus WRC vittoria al rally dell'Acropoli del 2003 con Markko Martin.
Con questi dieci modelli si è conclusa questa interessantissima collezione. Purtroppo stavolta non c'è stato il solito prolungamento della collezione, come invece è spesso capitato anche per collezioni molto meno significative.
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