lunedì 30 ottobre 2017

Barbilon 1:24


In questo post presenterò i modelli di un produttore quasi sconosciuto , la cinese Barbilon. Sono modelli prodotti più o meno nel 2000 e commercializzati in Italia per pochi anni, attraverso piccoli importatori.
Si tratta di modelli abbastanza grossolani e generalmente riprodotti in maniera migliore da altri produttori, tranne un modello che ancora oggi è l'unico che riproduce l'auto vera in questa scala. Quasi tutti i modelli hanno le ruote sterzanti con copertoni sfilabili in gomma.

Inizio con una Bmw 850i, con tre aperture: portiere e bagagliaio. Il dettaglio migliore sono i bei freni a disco che si vedono attraverso i cerchi in lega.


Anche la Volkswagen New Beetle non è certamente un inedito in scala 1:24. Questo è il modello meno riuscito di questo produttore, con solo due aperture.


La Mercedes 500 SL presenta una linea sostanzialmente corretta e ha il plus dei cerchi che riproducono correttamente quelli dell'auto vera, anche se le ruote sono in plastica. Altri dettagli rilevanti sono le quattro aperture e il rollbar mobile.


Anche la Porsche 959 non è un brutto modello. I cerchioni bicolori la rendono molto aggressiva e il modello ha tre aperture.


Meno riuscita la Lamborghini Diablo, ma ci sono riproduzioni peggiori di quest'auto. Inoltre questo modello ha quattro aperture anche se le ruote sono in plastica.


Questo produttore ha riprodotto anche numerose Ferrari, evitando di mettere il cavallino sui suoi modelli nell'ingenuo tentativo di evitare problemi con le royalties verso il produttore di Maranello.
Inizio con una bella F50 con portiere e cofano motore apribili, in versione aperta...


... e in versione chiusa, sempre con i cerchi originali.


Una 550 Maranello, con tre aperture,


e una F40 con solo le portiere apribili.


Ma il modello che toglie questo produttore dall'anonimato è l'inedita riproduzione della Ford GT90, almeno per quanto riguarda i modelli in metallo in scala 1:24. La GT90 è un prototipo prodotto dalla Ford nel 1995 che si ispirava alle mitiche Ford GT40 degli anni '60.


Il modello riproduce correttamente le linee spigolose di questa concept car. Anche i cerchi sono quelli corretti.


Il modello ha solo due aperture ma anche queste sono realizzate correttamente, e non era semplicissimo farlo.


Insomma un gran bel modello nella sua semplicità. Anche l'amico Giorgio è d'accordo con me e consiglio la lettura di questo suo post per capire l'importanza di questo modello per noi "accumulatori"!

Concludo questo lungo post con due curiosità. Oltre ai modelli con stampi proprietari, la Barbilon ha messo in vendita anche una Ford Ka che è l'esatto clone del modello prodotto dalla Sunnyside. Dal fondino sono spariti il nome e il marchio ma per il resto il modello è identico a della Sunnyside.


Per ultimo presento un modello che ho trovato solamente pochi anni fa: si tratta di una Volkswagen New Beetle promozionale che riproduce una Geekmobile della Geek Squad.


La Geek Squad è un azienda di assistenza informatica fondata negli anni '90 da Robert Stephens e acquistata nel 2002 da Best Buy. L'azienda aveva puntato fin dall'inizio sulle divise dei dipendenti: camicia bianca, cravatta e pantaloni neri. 


Anche le auto quindi dovevano essere immediatamente riconoscibili e questa New Beetle non passa certo inosservata!


Così come era nelle intenzioni del fondatore dell'azienda.


giovedì 26 ottobre 2017

Modelli radiocomandati Polistil


Una tematica molto particolare sono i modelli radiocomandati in zamak in scala 1:24

La Polistil alla fine degli anni 70 produsse alcuni modelli molto semplici ma molto interessanti. Il primo modello della serie, con codice RC101, è stato una bella Ferrari 308 GTB.


 Il modello ha la carrozzeria in metallo di buona fattura, mentre la parte inferiore è in plastica come il fondino. I vetri sono trasparenti ma molto scuri.


Nel fondino trova posto l'interruttore per l'accensione e il vano per le batterie, per alcuni modelli cinque stilo, per altri 2 stilo e una batteria da 9 volt. La caratteristica più interessante è che lo sterzo agisce sulle ruote anteriori, e non su una terza ruota centrale come sui radiocomandi più diffusi dell'epoca. Le ruote e i copertoni sono gli stessi della serie S di quegli anni.

Di questo modello esistono due versioni leggermente diverse nel mozzo delle ruote. Ma la differenza più importante riguarda il meccanismo dello sterzo: la prima è dotata di un secondo motore elettrico che fa sterzare le ruote (foto a sinistra), mentre la seconda ha un meccanismo "meccanico" che raddrizza le ruote quando il modello procede in avanti e le fa sterzare quando procede in retromarcia.


Tutti questi modelli hanno un funzionamento molto semplice, visto che il telecomando, che utilizza una batteria da 9 volt, ha un solo tasto!
Ruotando l'interruttore sul fondo del modello il motore si mette in moto e fa girare le ruote posteriori. Con l'unico tasto del telecomando (uguale per tutti i modelli della serie) si inverte il senso di rotazione del motore e quando il modello procede in retromarcia contemporaneamente sterza. Quando il modello punta nella direzione voluta basta rilasciare il tasto perché il modello torni ad avanzare in linea retta.

La versione a due motori della Ferrari è l'unica che si comporta diversamente:
in questo caso il tasto del telecomando attiva il motore che comanda lo sterzo facendo sterzare le ruote in continuazione nelle due direzioni. Non si può invertire il senso di marcia e far andare il modello nella direzione voluta non è semplice!

Il telecomando è uguale per tutti i modelli con poche differenze: il colore può essere grigio o nero e l'antenna può essere sfilabile. Le frequenze di funzionamento sono varie e possono o meno essere uguali fra i diversi modelli.

 
Il secondo modello è un'Alfa Romeo Alfetta dei Carabinieri (codice RC102) che ha le stesse ruote e gli stessi accessori sul tetto dei modelli della serie S della Polistil ed è dotata di vetri opachi che nascondono la mancanza degli interni.


Con i modelli successivi c'è stato un cambiamento e i modelli si ispirano alla serie SN (in scala 1:23) invece che alla serie S (in scala 1:25). Pur essendo stampi diversi da quelli usati nella serie SN e dichiarando 1:24 come scala, le dimensioni sono comunque leggermente maggiori rispetto ai primi due modelli.

Il terzo modello della serie (codice RC103) è una particolarissima Alfetta GTV turbo in una fantasiosa livrea della polizia.


La carrozzeria è sempre in metallo. L'antenna si può rimuovere facilmente. I copertoni sono in gomma, appositamente realizzati per questa serie. I lampeggianti sul tetto funzionano e si accendono alternativamente.


Fa la sua comparsa il sistema sterzante più economico che utilizza una terza ruota centrale che mantiene la direzione rettilinea quando il modello avanza e sterza quando il modello retrocede. L'interruttore a rotazione che permetteva di regolare la velocità è stato sostituito da un più semplice cursore on/off.


Il quarto modello (codice RC104) è una Porsche 924 turbo, molto simile all'analogo modello della serie SN. 


Lo stampo è diverso ma anche questo modello ha i fari anteriori in plastica che si possono sollevare, al cui interno ci sono due piccole lampadine.
 

"Telaio e motore" sono gli
stessi dell'Alfetta.


Il modello successivo, la Lancia Beta Montecarlo turbo proposta con due livree diverse, subisce un cambiamento molto importante: la carrozzeria non è più in metallo ma è in plastica.
Con il codice RC51 esce di colore giallo e il numero 8.


Con il codice RC52 invece esce con la bella livrea Martini.


La parte relativa al radiocomando è la stessa dei due modelli precedenti. I fanali posteriori si illuminano quando il modello procede in retromarcia. Nelle ultime versioni i fanali con le lampadine sono stati sostituiti da semplici adesivi.


Foto di gruppo delle due Lancia


Con i modelli veniva fornita una garanzia di ben tre mesi e un libretto con "i centri di assistenza" per la riparazione di eventuali guasti.