domenica 9 gennaio 2022

Miss Belvedere

 
I due modelli di questo post dimostrano che è possibile distinguersi scegliendo dei soggetti originali quando si decide di proporre un nuovo modello.

L'americana Greenlight ha sfruttato il suo modello della Plymouth Fury del 1957 per raccontarci la storia di Miss Belvedere. La Plymouth Fury del 1957 infatti era una versione speciale della Plymouth Belvedere.

Il 15 giugno del 1957 nella città di Tulsa venne sigillata una capsula del tempo contenente una nuova Plymouth Belvedere. L'apertura della capsula era prevista dopo 50 anni e insieme all'auto venne sepolta anche della benzina, nel caso che le auto del futuro non usassero più questo carburante!
L'auto sarebbe andata in premio alla persona, o ai suoi eredi, che si sarebbero avvicinati di più ad indovinare la popolazione di Tulsa al momento dell'apertura della capsula.


Il modello ha le porte apribili.




La scatola è personalizzata e sul retro c'è una breve storia del modello.



La capsula era considerata a prova di bomba atomica, ricordiamoci che eravamo in piena guerra fredda, ma purtroppo non era a prova di acqua.
Quando nel 2007 la capsula fu aperta, la macchina era immersa in una poltiglia fangosa e la ruggine aveva intaccato tutte le sue parti. Fu ben presto evidente che era impossibile effettuare un restauro della vettura e fu invece deciso di pulire e stabilizzare la vettura. Finiti i lavori la vettura fu offerta alla città di Tulsa in modo che potesse essere esposta in maniera permanente, ma venne incredibilmente rifiutata!
Solo dieci anni dopo Miss Belvedere trovò uno spazio espositivo permanente nel Historic Auto Attractions Museum di Roscoe nell'Illinois, anche se sul sito del museo non se ne trova traccia.


Greenlight ha riprodotto Miss Belvedere nelle due versioni: nuova fiammante nel 1957, sporca e arrugginita nel 2007!



Anche la scatola è pulita per il modello del 1957, infangata per quello del 2007.


Termino il post con qualche foto dell'auto vera.







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