venerdì 13 settembre 2019

cb.car


Nel 1986 la lombarda Esci decise di entrare nel mercato di diecast in concorrenza con la BBurago.
A tale scopo creò il marchio cb.car e presentò alla fiera del giocattolo di Milano un catalogo di 20 modelli in scala 1:24.


Tutti i modelli avevano caratteristiche uguali ben descritte nel catalogo: cofano motore apribile, riproduzione del motore, tergicristalli in plastica, pannello strumenti, frecce anteriori e posteriori arancioni in plastica trasparente, cerchioni originali, portiere apribili e specchi retrovisori esterni.
Inoltre c'era una caratteristica molto originale: le ruote anteriori potevano sterzare girando il volante oppure premendo sui parafanghi anteriori.


Gli stampi previsti erano 5, e ogni modello era realizzato in 4 varianti ciascuno, una delle quali disponibile esclusivamente in kit.


I modelli erano molto interessanti per l'epoca e il pezzo forte era la riproduzione della Ferrari GTO, fino ad allora inedito in questa scala.

La BBurago però non rimase a guardare e, nonostante non avesse presentato il modello alla fiera del giocattolo, in aprile fece uscire uno spettacolare modello della GTO. La cb.car mise in commercio la sua GTO solo in agosto e, nonostante fosse di qualità inferiore a quello della BBurago, costava circa il 20-30% in più.

Nei mesi successivi la BBurago riprodusse tutti i modelli del catalogo della cb.car decretandone la fine. Dopo solo due anni la Esci interruppe la produzione e vendette gli stampi alla Revell, che produsse anche il quinto modello del catalogo originale, insieme a qualche altra novità, introducendo anche alcuni miglioramenti, come i copertoni in gomma sfilabili.

Il primo modello è stato per l'appunto la Ferrari GTO del 1984. Un ottimo modello per l'epoca, se non ci fosse stato quello della BBurago. Comunque il modello regge il confronto, con alcune caratteristiche migliori e altre meno.


Le varianti includono una versione European University di colore blu metallizzato.


Questa versione è stata prodotta anche di colore nero.


Al posto della United Colors of Benetton è stata prodotta una versione da corsa generica, forse perchè la BBurago aveva già fatto uscite una versione con lo sponsor Benetton.


In kit invece è uscita quella prevista dal catalogo con lo sponsor Pioneer.


Contemporaneamente è stata commercializzata anche una bella Mercedes 300 SL del 1954. Anche questo modello era stato anticipato di un mese dalla BBurago, ma comunque il modello della cb.car è di ottimo livello.


Di questo modello sono state realizzate le due versioni previste nel catalogo. 


Compresa quella in kit.


Nel 1987 la cb.car ha riprodotto uno splendido modello della Peugeot 205 T16. In questo caso la BBurago aveva già in catalogo il modello, di qualità molto inferiore, e quindi si limitò a copiare tutte le versioni previste dalla cb.car.


Forse per questo motivo la cb.car ha riprodotto delle versioni non previste nel catalogo. 


Il kit è quello presentato nel catalogo.


Sempre nel 1987 uscì l'ultimo modello con questo marchio. Si tratta di una bella Porsche 959 del 1986. Anche questo modello è stato anticipato di pochi mesi da quello della BBurago. I due modelli hanno proporzioni completamente diverse ed è difficile decidere quale sia il migliore.


Molto bella la versione con lo sponsor Vsd.


La versione Jagermeister è stata riprodotta solo successivamente dalla Revell, mentre con il marchio cb.car è uscita una versione di fantasia con la scritta Porsche 959.


Il kit con lo sponsor Canon invece è stato regolarmente commercializzato.


Purtroppo la storia di questo marchio è stata molto breve, soprattutto a causa della concorrenza molto aggressiva della BBurago. Prossimamente parlerò di quanto fatto dalla Revell in seguito all'acquisizione degli stampi dalla Esci.

1 commento:

babbuino ha detto...

Wow, essendo molto giovane non sapevo nulla di questa casa e dei suoi modelli. Quando Burago poteva ancora fare concorrenza (sleale?)