venerdì 3 novembre 2017

Toyota official


La Toyota ha prodotto una serie di promozionali in metallo in scala 1:24. Sono modelli molto accurati per quello che riguarda la linea però non hanno parti apribili e il fondino non riporta alcuna riproduzione della meccanica.

I modelli però sono molto interessanti e spesso inediti in questa scala.
Di seguito una carrellata di quelli che sono riuscito a trovare fino ad oggi negli ultimi dieci anni.
 
Una Caldina del 2002. Venduta solo sul mercato giapponese, ha sostituito la Carina station wagon.


Una Raum del 2003, un altro modello destinato solo al Giappone.


Una Rav 4 del 2006, un modello di successo anche in Italia.


Una Yaris (Vitz sul mercato giapponese) del 1998,


quindi il modello del 2005,


e quello del 2011,


riprodotto anche nella versione sportiva RS.


Una bB del 2000, riservato al mercato interno ma importato non ufficialmente anche in altri paesi. A partire dal 2003 è stato venduto negli Usa come Scion Xb.



E il successivo modello del 2005. Questo modello è stato venduto anche come Subaru Dex e Daihatsu Materia, Coo in Giappone. Invece lo Scion xB aveva una propria carrozzeria.


Una Corolla del 2006.


Una ist del 2002, venduta negli Usa come Scion xA.


E la successiva del 2007, venduta negli Usa sempre con il marchio Scion ma con il nome xD, invece di xA. In Europa invece è stata venduta come Urban Cruiser.

 
Una Sai del 2009, un veicolo ibrido per il mercato giapponese.


La capostipite delle auto ibride, la Prius del 2009

 

e la Prius Alpha del 2011.


La piccola iQ del 2008, Scion iQ negli Usa.



La Wish del 2009.
 

Una Voxy del 2007, venduta anche come Esquire e Noah, con piccole differenze estetiche.

 

Questa è la versione sportiva G's.


E questa è la versione sportiva G's della gemella Noah.


Una Vellfire del 2011, una versione sportiva del monovolume Alphard. Entrambi i modelli sono venduti principalmente nel mercato asiatico.


E per finire una Voltz del 2002. Questo modello, prodotto negli Usa, in pratica è una Pontiac Vibe rimarchiata Toyota (naturalmente la guida è stata spostata da sinistra a destra) e venduta in Giappone, con pochissimo successo.


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