domenica 26 gennaio 2020

Quattroruote Collection - parte 2


Con questo post proseguo nella presentazione dei modelli della collezione edita da Quattroruote dal 2008 al 2009.

Il modello numero 11 è una Mercedes 230 SL del 1965. Si tratta di uno dei modelli meno riusciti dell'intera collezione, principalmente a causa di un assetto un po' troppo rialzato.




Il modello numero 12 è una bella Autobianchi Bianchina trasformabile del 1958, con una bella livrea bicolore.




Il modello numero 13 è una Citroen DS 19 del 1963. Una bella riproduzione di un'auto rivoluzionaria.




Il modello numero 14 è una splendida Lancia Delta HF integrale del 1990. Un modello dalla linea perfetta e dettagli accurati, fra cui spiccano i bellissimi cerchi.




Il modello numero 15 è un Renault 4L del 1962.




Il modello numero 16 è una Porsche 911 S 2.4 del 1972, con i famosi cerchi Fuchs.




Il modello numero 17 è una Volkswagen Golf GTI del 1978, l'auto che ha inventato la categoria delle utilitarie sportive.




Il modello numero 18 è una Citroen 2CV del 1976, la versione con i fari quadrati, mai riprodotta prima in questa scala.




Il modello numero 19 è una Peugeot 205 GTI 1.9 del 1988, una delle più riuscite hatchback sportive degli anni ottanta.




Il modello numero 20 è un'alta piccola sportiva degli anni ottanta: la Renault 5 Alpine turbo del 1982.




Altri dieci modelli di questa bellissima collezione.

mercoledì 22 gennaio 2020

Franklin Mint Mercedes 300 SL


L'americana Franklin Mint ha prodotto molti modelli di auto europee, a differenza della concorrente Danbury Mint che si è sempre concentrata sulle auto americane.
Fra i tanti modelli europei, la riproduzione della Mercedes 300 SL, in versione coupé e roadster, sono fra i miei modelli preferiti.

Il primo modello di questo post è una 300 SL del 1954. La coupé di Stoccarda è stata riprodotta in maniera fedele, con moltissimi dettagli riportati e ruote molto realistiche. Il modello è interamente apribile e l'unica mancanza di rilievo sono le sospensioni funzionanti.




La versione roadster, una 300 SL del 1960, mantiene le perfette proporzioni della coupé.




Il modello normalmente in commercio è completato da una riproduzione della capote di colore beige.




Ma esiste una versione molto più rara della roadster. Nel 2009 il DieCast Car Collectors Club ha fatto produrre 413 esemplari di questo modello, di colore bianco. Il modello è sostanzialmente identico a quello di colore rosso regolarmente in commercio.



Anche questo modello è dotato di una riproduzione della capote, stavolta di colore nero.




In più rispetto al modello standard, questo modello è fornito anche di un hardtop di metallo di colore nero, molto ben realizzato e molto gradevole montato sulla vettura.




Esiste anche una serie di soli 25 pezzi dotati di hardtop bianco.

sabato 18 gennaio 2020

1:24 Che Zhi


Lo scorso anno un'altra ditta ha iniziato a produrre modelli in scala 1:24, la cinese Che Zhi. Si tratta di modelli abbastanza economici ma interamente apribili. Purtroppo i dettagli riportati sono ridotti al minimo e anche gli specchi retrovisori esterni sono ricavati nello stampo della carrozzeria. La cosa più interessante è che finora tutti i modelli riprodotti erano inediti in questa scala.

Il primo modello è il nuovo suv della Rolls Royce, la Cullinam del 2018. Il modello ha una linea un po' grossolana ma anche alcune particolarità interessanti come la statuetta "Spirit of Ecstasy" che può ribaltarsi e nascondersi sotto al cofano.


Il modello è interamente apribile e il portellone posteriore è correttamente apribile in due parti. All'interno ci sono due piccoli sedili aggiuntivi ripiegabili.


Il secondo modello è l'ammiraglia dei suv della Bmw, la X7 del 2019.


Anche questo modello è completamente apribile.


L'ultimo modello è un particolarissimo suv cinese di lusso, il G.Patton Super SUV del 2016.


E anche questo modello è completamente apribile come i precedenti.


Non ci resta che attendere i prossimi modelli di questa ditta per vedere se confermeranno l'originalità dei soggetti scelti.

lunedì 13 gennaio 2020

Franklin Mint fiberglass models


L'americana Franklin Mint ha realizzato una serie di modelli caratterizzati dalla carrozzeria realizzata in vetroresina. Si tratta di modelli molto dettagliati e interamente apribili. La carrozzeria in materiale plastico permette una finezza di dettaglio molto elevata e il telaio in metallo garantisce comunque peso e robustezza ai modelli.

Nel corso degli anni ho acquistato alcuni di questi modelli e li mostrerò in questo post.

Inizio con una Chevrolet Corvette Stingray Z06 del 1963. Il modello presenta un elegante colorazione grigia abbinata agli interni di colore rosso.


I fari anteriori sono ribaltabili come nell'auto vera.


Il modello è completamente apribile anche se le portiere presentano le classiche cerniere "dog leg".


La meccanica è riprodotta in maniera accurata.


Il secondo modello è una Chevrolet Corvette roadster del 1957. Molto sportiva la livrea bicolore rossa e bianca. Una particolarità rilevante di questo modello è la presenza dell'hard top e della capote in posizione chiusa, entrambi realizzati molto accuratamente.


Non resta che scegliere se esporre il modello in versione aperta o con uno dei due accessori forniti con il modello.


Anche questo modello è completamente apribile.


Il terzo modello è una Chevrolet Corvette roadster del 1970. I fari sono sollevabili e le portiere hanno delle belle cerniere nascoste.


Anche questo modello è dotato di hard top e capote in posizione chiusa.


La Corvette del 1970 è stata realizzata anche nella versione t-top. Quest'auto ha il tetto diviso in due pannelli asportabili che la trasformano in qualcosa di molto simile ad una cabriolet. Curiosamente questi pannelli nel modello sono realizzati in metallo invece che in vetroresina.


Anche questo modello è completamente apribile con i fari anteriori sollevabili.


Gli interni e la meccanica sono riprodotti in maniera esemplare.