domenica 6 ottobre 2019

Nissan Sunny Pit Road


Di solito evito di postare su modelli di cui si è già parlato in altri blog, ma questa volta faccio un'eccezione per mostrare alcuni modelli della giapponese Pit Road, a seguito del post dell'amico Andrea.

Questo marchio giapponese ha prodotto un solo modello in metallo in scala 1:24. Si tratta della Nissan Sunny 1200 coupé del 1972. E' un modello molto bello, con finiture di qualità, linea fedele e molti dettagli riportati.

Il modello è stato prodotto in molte versioni e comincio con questa GX ocra.


Questi modelli sono completamente apribili, con le portiere realizzate con cerniere molto realistiche. Anche il motore è riprodotto con molta attenzione ai dettagli e ai colori.


Questo modello di colore verde è una GX-5. Si tratta di una versione introdotta dalla Nissan nel 1972 e dotata di un cambio a cinque marce. Esteticamente le uniche differenze sono la linea colorata nella fiancata che si interrompe subito dopo la portiera e le scritte identificative.


I modelli stradali sono dotati di copricerchi che si possono montare con un meccanismo magnetico. Nelle foto seguenti si può vedere il modello senza e con i copricerchi.


L'ultimo modello stradale è un'altra GX-5 di colore bianco.


Di questo modello sono state realizzate anche quattro versioni da competizione. La prima è questa Tomei Maruzen Technica.


Si tratta di una caratterizzazione minima: ruote maggiorate e ribassate e spoiler posteriore.


Le altre versioni da corsa sono invece caratterizzate da modifiche più vistose, compresi dei parafanghi maggiorati. Questo modello riproduce una Tomei Racing Forg, dotata anche di specchietti retrovisori aerodinamici.


L'attenzione ai dettagli si spinge fin dentro il cofano motore, dove si può osservare un motore differente rispetto alle versioni stradali.


Gli ultimi due modelli hanno la livrea Advan. La numero 25, guidata da T. Wada.


E la numero 24, guidata da A. Hagiwara.


Interessante notare che anche il fondo dei modelli è diverso a seconda della versione.


In conclusione, questa incursione della Pit Road nei modelli diecast in scala 1:24 ha lasciato sicuramente il segno.

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